“Tu ascolta, figlio mio, e sii saggio e dirigi il cuore nel cammino.” “Dammi figlio mio il tuo cuore, i tuoi occhi si delettino delle mie vie”. Sono stati questi i temi tratti da Pr 23 del week-end giovani che si è svolto dal 9 al 11 aprile, a Neirone (sopra Recco).
I frutti di quest’esperienza sono stati moltissimi, e di questo rendiamo gloria a Dio!
Rivediamo il programma: venerdì sera gli arrivi, la cena gioiosa, e un bel falò sotto le stelle, facendo canti e concludendo con la compieta.
La mattina dopo, risvegliati dal profumo delle brioche fresche, abbiamo recitato le lodi e ascoltato l’insegnamento di Don Pino e Marta P. sul tema del ritiro: “Dammi, figlio mio, il tuo cuore. I tuoi occhi si dilettino delle mie vie” Pr 23, 19, ne è seguita una densa condivisione tra i molti partecipanti, più di una trentina di giovani. Nel pomeriggio i maschietti si sono goduti il campo da calcio, e le ragazze il bel prato, fino all’inizio della santa messa, la quale è sfociata, con devoto silenzio direi, nel momento di deserto... molto gradito e intenso, ha permesso a ciascuno di guardare la propria situazione di vita e confrontarla a tu per tu col Signore. Condividendone poi i frutti , abbiamo goduto di una buona cena. Alle 21 rosario e potente Roveto Ardente! Ci ha reso molto uniti viverlo dopo tutta una giornata di ricarica spirituale. Nella notte non abbiamo lasciato Gesù solo, alternandoci fino al mattino nei turni dell’adorazione.
La mattina siamo stati svegliati col profumino di focaccia sfornata, dopo le lodi abbiamo vissuto la messa domenicale con molta grinta spirituale; nella mattina inoltre abbiamo ascoltato la testimonianza di vita di Michele –delegato regionale per l’ambito evangelizzazione giovani del Rinnovamento- con sua moglie Elisa e la piccola Elena: è stato bello perché si è toccato con mano la fedeltà del Signore nelle loro vite, e ha dato coraggio ai tanti giovani a fidarsi ancor di più di Dio. Alleluia!
Grazie alla laboriosa cuoca, abbiamo mangiato pasta al ragù, arrosto, formaggi, frutta, torte alla frutta, ecc! Il pomeriggio infine la ciliegina sulla torta, abbiamo recitato la coroncina della Divina Misericordia, essendo proprio la domenica dedicata alla Misericordia del Signore, seguita dall’inizio dell’adorazione eucaristica. Chi ne aveva il desiderio, poteva andare nelle stanzette adibite a ricevere un momento di preghiera e intercessione da parte dei membri dell’equipe giovani, che a loro volta ne avevano goduto da parte dei presenti… è stato un pomeriggio pieno di Spirito Santo, che ha seminato tanta bellezza nei cuori e ha portato frutti subito visibili. Certo tutti abbiamo toccato con mano la misericordia e l’amore di Dio!
Prima di cena la partenza, con l’aiuto di molti di sistemare e pulire la casa… Dopo questo resoconto sentiamo le testimonianze! Chi non l’avesse ancora spedita ce la invii presto!
Le testimonianze:
Maria Noemi:
Grazie Signore per questo week end meraviglioso! Ci è costato fatica corporale e spirituale, ma i tuoi doni sono stati più che abbondanti! Grazie per il bel tempo, per i tanti amici arrivati, per coloro che ci hanno aiutati, per la disponibilità di tutti a vivere lo spirito dell’essere ‘una comunità’, in Te! Grazie per avermi donato questi fratelli e sorelle, perché mi hai fatto sentire amata, da Te e da loro, anche quando non sono perfetta… Amen!
Isabella:
Il contesto da favola che ha fatto da sfondo al nostro ritiro e nel quale eravamo inseriti ci ha, per certi versi, stimolato alla (difficile) comprensione della polifonia dell'amore di Dio. Amore polifonico perché si rivela a noi, seppur in maniera velata, in ogni modo ed utilizzando molteplici strumenti possibili. E' a partire dal'estetica della natura che vorrei iniziare questa mia testimonianza. Questo evento del ritiro a Neirone è inserito in un altro evento: quello della natura. Ogni contesto,si sa, influenza il "testo" che viene prodotto al suo interno. E' così che abbiamo iniziato a ragionare e a pensare sulla solitudine e alle sue sfaccettature positive oltre che negative, sui vizi (ma vorrei sottolineare sulle schiavitù) che imperversano sull'uomo di ogni epoca, dall'ebbrezza di un vino divenuto troppo indigesto e nauseante a causa del suo consumo eccessivo che annebbia il nucleo fondativo dell'uomo: il suo spirito, ai desideri carnali che offrono solo piaceri momentanei. Piaceri che come ciminiere, sfumano via come nuvole di polvere, lasciandoci in mano il nulla della nostra esistenza svuotata di senso perché svuotata di Dio. Abbiamo affrontato anche il deserto personale, ognuno a suo modo, chi passeggiando lasciandosi conquistare dalla metafora del viandante, del pellegrino; chi sedendosi sull'erba verde e tenera intiepidita dal sole della giornata per sostare nei plessi del suo meditare. E' così, con poco che, consapevolmente ed inconsapevolmente, volontariamente o involontariamente, ci siamo arricchiti della presenza di Dio e alla presenza di Dio. Abbiamo riflettuto sul fatto che ti arricchisci solo all'interno di una comunità, di una rete di relazioni solide. Così nasce la solidarietà. Si è rafforzata in me l'idea che bisogna vedere la Resurrezione e la sua luce in relazione al buio della Croce. Cioè essere positivi e ottimisti vivendo la quotidianità e i suoi screzi che necessitano di vivere la Croce, anche le croci degli altri a volte senza parlare di consolazioni ma comprendendo il dolore degli altri. In fondo quelli che ci rimproverano di credere in Dio solo per avere consolazioni e speranze ci offrono una meditazione: e se non riuscissimo a vivere coerentemente il peso della Croce? Se cercassimo Dio solo per essere saziati di pane materiale come la folla che cercava Gesù solo per i miracoli? Se questo avviene ancora è perché non siamo ancorati a Gesù Cristo: solo con Lui il peso si carica di valenze salvifiche e noi riusciamo a non scaricare il nostro peso addosso agli altri...e alla natura che si sta accollando i nostri rifiuti.
Con questo vorrei chiudere la mia testimonianza. Con la natura ho iniziato e con lei ho chiuso in forma circolare Spero di non avere tediato troppo chi legge. Ad ogni modo grazie a tutti!!!
Cari saluti e...ci vediamo a Rimini.
Katia:
Amo scrivere, l'ho sempre fatto e non ho mai risparmiato nessuna parola che mi scappasse dalle dita...
ma rendere testimonianza della mia esperienza a Neirone non mi è così facile. Perché le emozioni, quelle forti che ti scuotono dentro rimangono ben ancorate nel profondo di te stesso lasciandoti senza nulla da dire.
Sulle alture di un monte, tra prati e odore di legna bruciata, giochi chiassosi, pranzi in allegria e momenti di deserto interiore tutto te stesso si stringe all'essenziale come la vita che respiri in quel luogo. E capisci ancora una volta e più forte, o almeno così è stato per me, che non sei il vertice della creazione ma sua parte integrante.
E dal basso dei miei 35 anni il Signore, che da tempo mi ha presa per mano, come un'infante incapace di stare anche solo in equilibrio senza appoggio, mi ha fatta fermare, sedere e mi ha detto: "ascoltami... Mi avevi accanto ed IO te ne ho dato la consapevolezza ma per insensata ribellione hai passato anni a raccattare scampoli di felicità e di amore e non ti sei più accorta che Io ero lì con te...Insieme (ed IO più di te) abbiamo sofferto per queste tue scelte ma ora lascia perdere tutta la te stessa conosciuta ad oggi: nega alla superbia che ti accompagna la tua attenzione e rivolgiti verso di Me. Sii umile e impara... e se Mi ami come dici fallo! Perché Io voglio così. Fai tesoro di ciò che hai passato: Io l'ho permesso affinchè ti formasse ma ora niente più strascichi di ciò che è stato. La via è un'altra: sono IO, nient'altro che IO."
"Non chiedere più di quello che ti stò dando perché solo IO sò quando, quanto e come. Ma lodaMi piuttosto perché te l'ho dato quando, quanto e come la Mia Misericordia ha voluto."
"Svuotati di te.." mi dice il Signore "..svuotati di te e di tuo lascia solo il nome e la tua natura umana...tutto il resto verrà da Me."
Non a Neirone il Signore ha cominciato a dirmi tutto ciò...non da lì certo, ma è lì che tra lacrime, silenzi, sfoghi e fraterna comunione con chi mi ha accompagnato in questi giorni (che non posso far altro che ringraziare e raccomandare a Dio), ho compreso.
Ed anche se non sarà per nulla facile avendo il vento contrario, con il Suo aiuto, cercherò di muovere questa barca che con il peso di un'ancora (il mio fardello) che non ho mai voluto sollevare, è rimasta arenata anche troppo a lungo...
Sia Lode a te Gesù!
Paolo:
Davvero splendido il ritiro giovani RnS che abbiamo vissuto, a Neirone, lo scorso weekend 9-11 aprile 2010.
Ne avevamo bisogno tutti, e si è visto.
Un paio di giorni ricco di componenti preziose: preghiera personale e comunitaria, condivisione, dialogo, svago e divertimento.
Tutto quanto occorreva, quindi, per respirare un po'. E profondamente.
Il cammino giovani di ogni venerdì sera con don Pino e Marta, che ha reso possibile questo ritiro, penso stia dimostrando un fattore chiave:
Il Rinnovamento fiorirà nella misura in cui sceglierà di offrire ai giovani non solo preghiera comunitaria, ma anche momenti frequenti e costanti di dialogo comunitario e condivisione.
Ogni venerdì sera non vediamo l'ora, infatti, di arrivare a confrontarci insieme sui temi proposti, dialogando insieme e poi vivendo il culmine della serata davanti a Gesù nel Santissimo Sacramento.
"Chi ha sete venga a me e beva" dici tu, Gesù.
Ti lodiamo, Signore, perchè ci hai fatti Chiesa, e perché ci hai fatto conoscere la grazia del Rinnovamento. "Fa' che uno siam".
Ivan:
Ho passato due splendide giornate con altrettante splendide persone. Questo ritiro mi e' servito molto x avvicinarmi di piu' al Signore pregando e meditando nel silenzio della natura arrikkendo sempre piu' la mia fede.
Eleonora:
Una luce mi ha abbagliato e la voce del Signore mi ha chiamato a seguire sempre piu' le sue orme verso l'Unica vetta.
Ho vissuto una bella esperienza assieme a liete persone.
La meditazione e il silenzio mi son servite a capire come ci si possa rapportare col Signore grazie alla lettura della Bibbia, ed attraverso l'adorazione ho scoperto come sia bello vivere nell'amore di Nostro Signore Gesù, di quanto Lui possa donarcelo in piena libertà e di quanto sia fedele. Ho provato una grande emozione nel donarmi al mio prossimo con cuore aperto e pieno di gioia.
Spero di poterlo rivivere al più presto.
Francesca:
Venerdì 9 aprile, ore 18.30, spengo il pc.... finalmente terminata un'altra settimana di lavoro...
il tanto atteso weekend giovani Rns comincia... anche per me che non lo sono più così tanto... ;-). Raduno con gli altri passeggeri allo Starhotel - Brignole - e via alla volta di Neirone!
Ma dove sono le indicazioni? Marina ci ha detto di averle disseminate dappertutto... mah... sarà il buio pesto delle stradine di montagna... solo il Piano del Pero ci dice qualcosa... sembra avere a che fare proprio con noi... chissà perchè!
Arrivatiiiiii! Finalmente! E dietro di noi ben 5 auto, tutto il resto della ciurma... non erano con noi, il weekend sembra già annunciare qualcosa di sorprendente. Di fronte a noi una vecchia casa colonica dei... Balilla, dai grandi stanzoni, una meravigliosa cappelletta ed una stufa a legna.... per riscaldare migliaia di metri quadri d'umidità.
Un falò faticosamente e sapientemente costruito dal mitico Francesco, e poi tutti in cerchio a cantare lodi al Signore: insieme ai nostri meravigliosi Don Pino e Marta, già siamo una ventina!
Sono già le 22.00, le miriadi di stelle preannunciano un sabato... quasi estivo! Tutti a nanna nei sacchi a pelo e sveglia alle 7.30.
"Dammi figlio mio, il tuo cuore, i tuoi occhi, si dilettino delle mie vie" (Pr 23, 26): dai Proverbi l'insegnamento e poi condivisione. Condivisione di idee, di esperienze di vita vissuta, di fede, di fratellanza, di momenti di svago e convivialità... la Santa Messa e poi partite a calcetto, passeggiate nei boschi ed i deliziosi pranzetti della cara Francesca!
Adorazione, canti... e la gioia di vivere per Cristo, con Cristo ed in Cristo... nulla ci serve ancora, nulla ci serve di più... siamo per due giorni e mezzo la prima comunità cristiana, con un cuore solo ed un'anima sola...
Il Deserto personale sabato mi chiede: sei contenta?... Qual’è la differenza tra serenità e contentezza... sono serena, mio Signore, sarà forse contentezza la mia serenità? Passa dalle mani di Marina e Francesco, domenica, la risposta… Il timore di Dio è gloria e vanto, è allegrezza e corona di festa. Il timore del Signore rallegra il cuore, da’ gioia, allegrezza e abbondanza di giorni (Sir 1, 9-10).
Grazie Signore,
grazie Don Pino, grazie Marta, grazie Rns!
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